Ripercorrere la storia
della Faliero Sarti
significa assistere al
dipanarsi di un itinerario
professionale che segue in
parallelo la stessa storia
di una nazione che ha
vissuto grazie alle proprie
capacità artigianali e alla
fiducia nel futuro una
varietà di momenti ed
episodi succedutisi a ritmi
vertiginosi.
GLI INIZI
Il lanificio sorge come ditta individuale nel 1949
per iniziativa di Faliero Sarti.
Fin dall'inizio le idee vincenti sono il mercato
nascente della moda, la fabbricazione di articoli
selezionati come materie prime ed estremamente
curati nella lavorazione, l'introduzione per primo a
Prato della lavorazione dei tessuti a maglia Jersey,
risposte tempestive ad una clientela sempre più
selezionata ed esigente in termini di qualità.
Nell'arco di vent'anni, tra il 1956 ed il 1976,
l'azienda si dota di proprie strutture interne ed
esterne, sempre sotto il proprio controllo,
specializzate nella lavorazione di filati cardati e
pettinati, nella tessitura a maglia.
I PRIMI SUCCESSI
In quel tempo il lanificio si attrezza con una
propria sala tessitura, costituita da 36 telai a pinza
positiva Dornier, fondamentali, soprattutto
all'epoca, per la realizzazione di articoli sempre
nuovi e molto diversi fra loro, e di una molteplicità
di macchine per il finissaggio in grado di
soddisfare ogni esigenza di produzione.
Con il sostegno del suo staff dirigente e tecnico
e di tutto il personale preposto alla produzione
Faliero Sarti diventa il punto di riferimento per
quasi tutti i principali stilisti e confezionisti di fama
nazionale e mondiale in termini di nuovo design
tessile e di fornitore di rilievo. Fra i nomi di
maggiore prestigio a cui tutt'oggi è destinata oltre
il 90% della produzione si ricordano Armani e Donna karan.